Interessante intervista rilasciata dal Presidente del Settore AICQ Aerospace, Mario Ferrante, alla testata di La Repubblica, inerente i temi della sicurezza di sistemi “manned”, con un commento sull’esperienza avvenuta alla missione cinese!
Il 25 novembre è stata lanciata la capsula Shenzhou 22, senza equipaggio, con l’obiettivo di ripristinare la capacità di “rescue” della Stazione Spaziale Cinese in caso di emergenza. Questo evento ci riporta alla mente situazioni simili accadute in passato, come quelle registrate sulla Stazione Spaziale Internazionale, con le anomalie della Soyuz MS-22 nel dicembre 2022 e dello Starliner nel giugno 2024, che hanno richiesto la sostituzione delle capsule per garantire la sicurezza e l’evacuazione degli astronauti.
L’aspetto interessante della missione cinese, però, è che il programma spaziale della Cina mantiene sempre un lanciatore e una capsula di riserva pronti a intervenire, dimostrando un’attenzione particolare alla sicurezza degli astronauti. In questo contesto, è importante sottolineare che, negli ultimi tre anni, sono stati ben tre i casi di capsule danneggiate, agganciate a stazioni spaziali: un fenomeno che non può più essere considerato un evento isolato.
Per le future stazioni spaziali, siano esse scientifiche o commerciali, è fondamentale sviluppare fin da subito strategie di backup efficaci, in grado di garantire il rientro sicuro degli astronauti in caso di guasti o anomalie.
Mario Ferrante ringrazia La Repubblica per aver dedicato spazio a questo tema, approfondito nell’intervista che troverete di seguito.
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