Il turismo avrà bisogno di sostegno per diventare più sicuro e sostenibile dopo la pandemia, affermano i deputati in una relazione che sarà votata il 25 marzo.
Il turismo rappresenta circa il 10% del PIL dell’Unione Europea e purtroppo è uno dei settori più colpiti dalla pandemia.
Secondo gli eurodeputati bisogna lavorare a una nuova strategia europea che renda il turismo più sicuro e più sostenibile, così da favorirne la ripresa nel periodo post-pandemia, cercare di evitare gli errori della scorsa estate significa mettere in atto misure comunitarie uniformi, come un protocollo di test prima della partenza, un certificato di vaccinazione e un sigillo sanitario, così da facilitare i viaggi, ma senza alcun costo per i cittadini.
Nella relazione si afferma che un sostegno finanziario continuo e a breve termine è essenziale per la sopravvivenza del settore e, pertanto, i paesi dell’UE vengono esortati affinché includano anche i viaggi e il turismo nei loro piani di ripresa COVID. Tale relazione include anche l’introduzione di investimenti pubblici e privati per la digitalizzazione e la modernizzazione generale del settore e viene suggerita l’idea di ridurre temporaneamente le aliquote IVA sui servizi di viaggio e turismo.
Per ripristinare la libertà di movimento, nella relazione viene proposta anche l’introduzione di un certificato di vaccinazione comune, che potrebbe diventare un’alternativa ai test PCR e ai requisiti di quarantena; il tutto solo dopo l’accertata disponibilità dei vaccini per tutti i cittadini e la presenza di prove scientifiche sufficienti rispetto all’impossibilità per le persone vaccinate di trasmettere il virus. Secondo quanto affermato nella relazione, inoltre, la quarantena dovrebbe essere usata come ultima risorsa.
La relazione evidenzia come la pandemia abbia modificato le preferenze dei consumatori verso opzioni più verdi e più in contatto con la natura. Per tale ragione, viene chiesta la creazione di una tabella di marcia per sviluppare forme più sostenibili di turismo che siano in grado di ridurre l’impatto ambientale del settore.
Tra le altre proposte ci sono:
- un sigillo di certificazione igienica dell’UE che certifichi gli standard minimi di prevenzione e controllo del virus COVID-19 (lo scopo è quello di aiutare a ripristinare la fiducia dei consumatori nel turismo e nei viaggi);
- una nuova agenzia europea per il turismo.
FONTE: Parlamento Europeo
CONTRIBUTO a cura: Settore Turismo di AICQ Nazionale
Per ulteriori approfondimenti >>> Vai alla news sul portale del Parlamento Europeo