• giovedì , 18 aprile 2024

Videoconferenza per la salute e sicurezza: la posizione degli attori del settore

La metodologia della videoconferenza è a tutti gli effetti equiparata all’aula e si proseguirà con il suo utilizzo per tutti i corsi teorici di salute e sicurezza. Questa è la posizione del Comitato Salute e Sicurezza di AICQ Nazionale condivisa da altri otto importanti attori del settore: AIAS, AiFOS, Associazione Ambiente e Lavoro, AIFES, Fondazione LHS, AIESIL, ANMIL e UNASF Conflavoro.

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In una dichiarazione congiunta (>>>> SCARICA LA DICHIARAZIONE), i soggetti firmatari riconoscono la videoconferenza sincrona, limitatamente alle parti teoriche dei corsi in materia di salute e sicurezza, un valido strumento per la formazione, da poter utilizzare anche successivamente al periodo emergenziale, in base a precise motivazioni giuridiche, etiche e sociali.

Passando in rassegna le indicazioni contenute nelle disposizioni normative e considerando l’orientamento più recente del legislatore, gli investimenti fatti in periodo pandemico, la congiuntura economica attuale caratterizzata da incertezza geopolitica, le nuove esigenze del mondo del lavoro, la videoconferenza sincrona è oggi la metodologia didattica più adatta per tutelare le attività delle imprese italiane e la professionalità di tanti enti formativi e dei docenti.

In attesa di una regolamentazione della videoconferenza per la salute e sicurezza, i soggetti firmatari della dichiarazione congiunta proseguiranno pertanto – con responsabilità e correttezza – nell’erogazione di corsi in videoconferenza sincrona, nel rispetto delle indicazioni previste oggi per l’erogazione dei corsi in presenza dalla normativa di salute e sicurezza sul lavoro.

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